Ma allora non ero l’unico…

Ci aveva creduto pure Facci.

[…] Siamo seri, il progetto di Veltroni non è mai stato vincere delle elezioni che avrebbe perso anche un Berlinguer redivivo; il suo progetto era fondare una sinistra moderna, occidentale, credibile, un avversario e non un nemico. Ha perso, e tutti gli sono saltati al collo: e giù altri formidabili errori, nonché il tentativo, puerile, di non perdere nessuno: non i grillini, i baroni, i piloti, i forcaioli, gli immigrati, gli statali, i magistrati, la Cgil, i comici, persino i dalemiani. […]

E se invece ci fossimo sbagliati entrambi? Non dico che il comportamento del dopo sconfitta stia a dimostrare che di “fondare una sinistra moderna” al BVZW, come a molti altri che predicano male e razzolano peggio, non importi nulla. Non dico questo, ma forse è la dimostrazione (ulteriore, anzi ennesima) che non sono le persone giuste per fondarla. Sono “unfit“, come direbbe un periodico britannico.

Conclude Facci: “Veltroni ora s’arrangi, ma dovete dirmi, ora, un solo buon nome che potrebbe sostituirlo“. La mia risposta si sarà capita: uno -di qualunque età– che non si metta in coda ad aspettare che venga chiamato il suo numeretto.

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