Cara Moioli, ti scrivo

A Milano la stragrande maggioranza delle scuole materne è comunale. Ha quindi una responsabilità enorme chi le deve gestire, l’Assesore Moioli. Dopo l’emanazione dei regolamenti per il prossimo anno, molti genitori si sono allarmati e le voci devono essere arrivate perfino all’Assessore se ha deciso di scrivere a tutte le famiglie per chiarire cosa avverrà. La lettera (se proprio siete curiosi è qui) si conclude invitando i genitori a scriverle se qualcosa non fosse ancora chiaro. Io le ho scritto quanto segue.

Gentile Assessore, innanzi tutto la ringrazio per la lettera che ha voluto mandare alla mia famiglia. Purtroppo la lettera è contraddittoria in alcuni punti e nulla aggiunge a quanto sapevamo, ma visto che testimonia la sua volontà di chiarire le intenzioni dell’Amministrazione, ne approfitto per farle domande precise così potrà ulteriormente spiegarsi.

Tenga presente che le domande seguenti sono fatte da un padre che ha sì un figlio già alla materna (e frequenterà l’anno prossimo il suo ultimo anno), ma anche una figlia che entrerà l’anno prossimo ed è soprattutto su quello che le aspetta che siamo preoccupati. Sul primo figlio infatti ci tranquillizza quanto lei afferma al punto 4 e 5 (composizione invariata delle classi attuali, “almeno” due insegnanti per classe), visto che abbiamo radicato in noi un senso delle Istituzioni che ci fa pensare che se l’Assessore solennemente afferma questo, ciò vale molto più di un qualsiasi regolamento o circolare. Quindi per chi è già a scuola nulla cambia: stessa classe, stesso personale e quindi stessa organizzazione (compresenze, attività ecc.). Infatti sarebbe crudele (e lei non lo è) avere a disposizione le stesse risorse e – chessò – ridurre il numero di ore di compresenza, non crede?

Ecco quindi le domande sul futuro, sulle classi ancora da costituire. Con una premessa: mi perdonerà la lunghezza, ma – sa com’è – c’è in ballo un pezzo di vita della mia figliola piccola e lei sa quanto un padre adori la sua figliola più piccola… La lunghezza sarà dovuta la fatto che cercherò di spiegarle le motivazioni che stanno alla base delle mie domande.

1) Lei afferma al punto 2 che quella 9-16 “è e rimane la fascia oraria privilegiata per lo svolgimento delle attività educative perchè vede la presenza di tutti i bambini della sezione”. Questo vuol dire che non è vero che le sezioni verranno costituite utilizzando come criterio l’orario scelto dai genitori, perchè altrimenti tutte le fasce vedrebbero “la presenza di tutti i bambini della sezione”. Me lo può confermare?

Vede, la domanda non è da poco perchè si porta dietro la seconda

2) Poichè ci sono due insegnanti per classe, è vero che se io scelgo 8-13 avrò due insegnanti tutte per mio figlio per tutto il tempo? E se scelgo 8-16 ne avrò due per 4 ore? E se scelgo 8-18 ne avrò due per 2 ore? Se così è, converrà che sarebbe stato più corretto dirmelo prima di quando ho dovuto scegliere la fascia. Io così interpreto la libertà di scelta per le famiglie (principio che condivido). La libertà di scelta si porta dietro una precondizione: che si sappia cosa si sta realmente scegliendo. E se quanto detto sopra è vero, io non ho scelto con quella crocetta solo un orario, ma anche un modello di scuola differente: tutti fino a prova contraria validi, ma diversi tra loro.

3) Infine un’ultima domanda, è vero che aumenterà il numero di bambini per classe passando da 25 a 29?

Certo di una sua puntuale e celere risposta, le invio i migliori auguri di buon lavoro: ne abbiamo tutti un gran bisogno.

Cordialmente,
Marco Campione

4 pensieri riguardo “Cara Moioli, ti scrivo

  1. sottoscrivo la tua lettera in toto e aspetto risposta della moioli.
    Ah, magari un pensierino anche per i nidi, perchè,mettendola sul personale, se i miei due figlioli grandi forse ce la faranno a scampare il pericolo (però c’è sempre la gelmini dalle elementari),io ho avuto la fantasia di fare un’altra bambina e lei invece entrerà al nido l’anno prossimo….aiuto!

  2. Complimenti per la chiarezza nell’esposizione, sono esattamente le domande che mi sono fatta io e, come me, tante mamme che conosco.
    Speriamo di ottenere una risposta e, soprattutto, che si tenga sempre presente che l’esigenza primaria sono i bambini.
    Due ore di compresenza al giorno (12-14), come si paventa, farebbero diventare le scuole materne non più scuole, ma ludoteche servegliate, senza possibilità di progettualità, di didattica e con in secondo piano le esigenze anche più elementari dei bambini: come farebbe una maestra con 29 bambini a dare l’attenzione a un bambino che ha un momento di crisi, di sconforto o che solo deve andare in bagno, senza perdere di vista anche le esigenze degli altri? Come differenziare i progetti educativi a seconda delle età presenti in classe?
    O forse si vogliono fare classi monoetà, assolutamente meno stimolanti ed educative sia per i grandi che per i piccoli?
    Sono tante domande, che dovrebbero avere presto una risposta e temo l’avranno, invece, solo coi fatti a giochi già fatti.

  3. sapete come ha motivato la moioli l’innalzamento del numero di bambini per sezione? “tanto si sa che a quest’età i bambini sono spesso malati” AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARGH

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