“Li sbraniamo” e #lisbraniamo. Differenze

Se sei Fabrizio Corona, quando lo fai sembri scemo, ma sembri nel personaggio; se sei Bersani, sembri anche ridicolo: proprio perché nella tua vita precedente ci hai convinto – grazialcielo – di non essere Fabrizio Corona.

Oggi Luca Sofri torna sulla frase di Bersani con una riflessione intelligente. Il problema non è rappresentato dalla frase in sè, ma il fatto che a pronunciarla sia stato una persona che ha impostato la sua immagine pubblica come il leader competente e rassicurante.

Personalmente – nel merito della sparata – sarei stato più indulgente con il mio segretario, ma a ripensarci anche Luca ha ragione. Così come ha ragione ad essere tranquillo per il futuro.

Poi certo: è una parola, pazienza. Occuperà i giornali oggi e ce ne dimenticheremo subito: e Bersani saprà farla dimenticare

A infastidirmi e preoccuparmi però è altro. A infastidirmi (vedi il mio tweet a caldo) è quella malattia del militante di sinistra medio che ho già sottolineato più volte: l’applicazione sistematica del doppio standard. Se Monti parla di “silenziare” usa un linguaggio fascista, se lo fa il tuo leader ha mostrato le palle.

A preoccuparmi è invece la lettura di questo articolo:

Bersani ha sparato questo fortunato refrain a La Spezia, ed è subito stato rilanciato dal sito del Pd in prima pagina. Ma l’intuizione questa volta l’ha avuta Chiara Geloni, direttore di Youdem, la web Tv del Pd, che su Twitter ha lanciato l’hashtag #lisbraniamo, prontamente rilanciato sullo stesso social network da Tiziana Ragni, responsabile del sito Pd.

Una frase infelice può scappare, ma se si arriva a rivendicarla c’è qualcosa che non va. Capisco che Bossi e Berlusconi prima e Grillo poi hanno fatto dell’amplificazione delle loro sparate una costante, ma non è scimmiottandoli che avremo dimostrato di capire come funziona “l’ambaradam” (cit.).

7 pensieri riguardo ““Li sbraniamo” e #lisbraniamo. Differenze

  1. Se cìè qualcosa che non va è la tua capoccia.
    Monti in cattedra come tutti i falliti.
    Bersani ha fatto l’unica cosa che andava fatta per tentare di rompere il “frame” bastardo MPS=PD=imbrogli. Un frame potentissimo per smontare il quale non bastano solo i ragionamenti.
    Ed i militanti diffusi in rete non hanno fatto altro che rilanciare il #libraniamo in maniera consapevole. Ed il li sbraniamo era rivolto essenzialmente a Lega e PDL che in maniera bandistesca hanno tentato e tentano subliminalmente di imporre quel frame.
    Essere educati certo, parlare delle cose certo (ed è la cosa che ogni giorno si fa) ma porgere l’altra guancia proprio no.
    Ed è servito pure per far stare piu’ cauto quell’invertebrato Richelieu di Monti.
    Comun

  2. Comunque studiati il bel libro “Mitipoiesi contemporanea” di quel grande neurolinguista di Jantè. Saluti da Sparta.

  3. dovresti parlare con il popolo senese per quanto riguarda il rapporto conclamato MSP-PD, la verità non è fatta di sparate, ma di verità nascoste, purtroppo, anche se i politici sembrano dimenticare che il “popolo” non se le beve mica tutte…anzi, d’ora in poi le pseudo bevute gliele risputa addosso

  4. secondo me il difetto di quella frase di Bersani è tutto nel “tono”: “sbranare” qualcuno -almeno per come l’ho sentito io- è un modo di dire, un pò sbruffone ma simpatico… però bisogna anche saperlo contestualizzare.
    l’affermazione di Bersani, invece, era forte ma calata un pò a caso. certo, perchè doveva prendere una posizione netta. ma sempre un pò fuori luogo suonvava.
    se l’avesse detta ironicamente sarebbe stata molto simpatica e nessuno avrebb avuto da ridire, ma ovviamente non avrebbe avuto lo stesso impatto

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