San Remo e il popolo viola: due facce della stessa medaglia

Incuriosito da questo annuncio, ho cercato sul sito del Pd l’adesione del mio partito alla manifestazione del 27 febbraio. Non trovando nulla, continuo la ricerca e scopro così che non si tratta di una vera e propria adesione (almeno per ora, ma temo il peggio: la teoria sulle profezie autoavverantisi è una teoria dimostrata scientificamente), ma di una dichiarazione di Bersani, che è la seguente:

Quando c’e’ una manifestazione la cui piattaforma e’ in sintonia con le nostre battaglie allora i militanti e i dirigenti del Pd ci saranno.

Mi sembra sostanzialmente una dichiarazione degna di Jacques e soprattutto la stessa posizione della volta scorsa, ma probabilmente mi sbaglio io e dunque mi “corrigerete”.

Ma è per un altro motivo che scrivo questo post. La ricerca infatti mi ha consentito di trovare anche questa dichiarazione del leader di questo simpatico movimento che non ha leader:

Accettiamo tutte le adesioni – spiega Gianfranco Mascia, volto noto del movimento – anche se ne arrivasse una, per dire, dall’Udc. Basta che si dimostri coerente con la linea che ci siamo dati. Il Pd? Non facciamo trattative, se Bersani viene bene. Tra l’altro pensiamo che sul suo intervento così duro contro il legittimo impedimento abbia pesato anche il pressing che è giunto dalla società civile e dalla manifestazione del dicembre scorso.

Bersani duro sulla questione giustizia “grazie” alla manifestazione di dicembre? E per fortuna che quelli autoreferenziali sarebbero i partiti politici… Io continuo a pensare che se aspettiamo che il riscatto della politica arrivi da una cosiddetta “società civile” che si pone contro la politica stessa, quel riscatto non arriverà mai. Quello spazio politico è peraltro già occupato.

Una “società civile” siffatta è l’altra faccia della medaglia del podio di San Remo composto nell’ordine – grazie al televoto, giova ricordarlo – dal vincitore di Amici, il vincitore di Ballando con le Stelle e il vincitore di X-Factor. A proposito, Luca, San Remo non è in assoluto questa roba qui. È l’Italia di oggi ad essere questa roba qui: solo chiacchiere e televoto. E quella “viola” non è migliore, ma solo con una dose di spocchia in più.

P.S.: la verità è come il vetro che è trasparente se non è appannato e per nascondere quello che c’è dietro basta aprire bocca e dargli fiato.

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6 pensieri riguardo “San Remo e il popolo viola: due facce della stessa medaglia

    1. pippo, come ho scritto è la seconda parte del post quella che mi interessa (e su cui mi piacerebbe ti pronunciassi). E ovviamente non ho messo in dubbio la veridicità della notizia.

      Però non ci vedo nessuna “svolta”: se le cose non cambiano, Bersani ha detto sul 27 le stesse cose che aveva detto sul primo no-b day: chi vuole ci va. Lapalissiano, appunto.

  1. Io penso che sia offensivo sostenere che fra il principe E. e le persone del No B day non ci sia differenza. Non per quelli del No B Day, ma per noi del PD, che dovremmo avere più rispetto per chi ha il coraggio di scendere in piazza e protestare per le proprie idee. E, scusa, se loro sono l’altra faccia di Sanremo, il segretario del nostro partito che a Sanremo era lì in prima fila cos’era? Il lato B del lato B?

    1. Se leggi bene il post, io non ho paragonato il dott. Emanele Filiberto alle persone del No-B Day, ma al loro leader Mascia e alle sue dichiarazioni.

      Io rispetto tutti. E anche per questo non mi permetterei mai di dire che Mascia ha una posizione piuttosto che un’altra perché io mi sono visto la finale dei mondiali del 1994 davanti Palazzo di Giustizia invece che comodamente seduto in poltrona. Ma l’unica cosa peggiore dell’antipolitica berlusconiana è quella dei tanti Mascia che ci danno la lezioncina. Lo penso e mancherei di rispetto a me stesso e ai lettori di questo blog se non lo dicessi in nome di un volemose bene collettivo

      Quanto a Bersani che va a San Remo, San Remo è anche canzoni come la citata “Meno male”

    2. “A proposito, Luca, San Remo non è in assoluto questa roba qui. È l’Italia di oggi ad essere questa roba qui: solo chiacchiere e televoto. E quella “viola” non è migliore, ma solo con una dose di spocchia in più.”

      Scusa, magari sono ottuso, ma il giudizio è sulla ggggente o su Mascia? E poi tu sei così sicuro che davvero quella manifestazione non abbia influito sulle mosse successive della ditta? No, perché se così fosse… Se non si fosse tenuto conto che in quella piazza c’erano anche parecchi democratici, mi preoccuperei.

      Sanremo è anche “Meno male” ma è anche “Italia amore mio”, e tante altre cose. Nono sto facendo processi da snob. Ma Bersani che c’azzeccava? (ti prego non mi rispondere… “bisogna andare dove la gente si diverte…”)

  2. Primo per me Bersani ha fatto benissimo ad andare a Sanremo. E’ il leader di un paritot di massa (si dice ancora così?) ci manca che non vada ad un ev ento nazional popolare, e per farsi vedere (consocere) e per vedere e conoscere le persone meglio. Se 12 Milioni di elettori guardano Sanremo vale la pena capirli.
    Secondo non so se la prima manifestazione ab bia influito o meno sulle sscelte politich di Bersani, di sicuro ha influito sulle scelte tattiche. questa volta ha detto chairametne che chi vuole ci può andare mentre la volta scorsa era stata una manfrina infinita. Quindi in un modo o nell’altro, che ti paiccia o no, Bersani ha imparato qualcosa dagli errori commessi la prima volta. e per fortuna aggiungo io

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