Se ce la mettiamo tutta?

In giro si è detto tutto il male possibile della campagna pubblicitaria del Pd nazionale. Se vi interessa la mia opinione: brutte le foto, pochi contenuti (ma in un manifesto l’importante è non dare messaggi incoerenti), splendido pay-off: “In poche parole, un’altra Italia”. Mi piace perché è forte e immediato. Mi piace perché (non so quanto volontariamente) è autoironico: ci vedo una presa in giro della sinistra con la sua mania (questo blog ne è un esempio lampante) di impiegare mille parole per dire una cosa semplice.

Oggi ho visto i manifesti del candidato Presidente della Toscana per il Pd, Enrico Rossi. Qualcuno li ha voluti portare ad esempio di buona comunicazione assieme a quelli – splendidi e in rima – di Nichi Vendola. Mi permetto di dissentire, almeno su alcuni e in particolare su uno. In generale non mi piace la scelta cromatica, ma questo è soggettivo. Trovo invece oggettivamente sbagliato fare terrorismo sul Nucleare, (alimentando la sindrome Nimby), oggettivamente banale definire la Terza età “età dell’esperienza”, oggettivamente poco riuscito quello sulla casa.

Ma lo slogan veramente improponibile per un candidato che si presenta con una coalizione che governa la Toscana da sempre è questo: “se ce la mettiamo tutta, diventa il posto più bello del mondo”. Scusa, ma fino ad ora avete scherzato?

PS: anche le centrali elettriche alimentate a gas, purtroppo, scoppiano. Soprattutto se sono vecchie.

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